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martedì 19 febbraio 2013

Se questo è asfalto

Nell'ultima stagione invernale a Palermo le strade sono diventate sempre più un colabrodo.
Non è la solita lamentela infondata, perché qui la manutenzione è solo straordinaria.
Ovvero quando lo strato di bitume di usura si disgrega e distrugge rendendo la strada come un sentiero bombardato allora qualcuno interviene. 
Ma non con una programmazione e una stesura ottimale degli strati danneggiati ma solo con rappezzi di bitume a freddo spalati con mezzi preistorici.
Il risultato è che moltissime strade dal centro alle periferie sono in condizioni disastrose, con vistose degradazioni del bitume, buche, cedimenti.
Tombino sfondato in standby

Montagne russe

Buco nero

A ciò si aggiungono tombini sfondati o spaccati, legati allo stato generale delle strade. 
L'Amia (Azienda Municipalizzata Igiene Ambientale) ha in mano la gestione della manutenzione delle strade, ma purtroppo la stessa azienda municipalizzata è sempre a corto di fondi per cui interviene sui nodi principali.
Risultato è che tra piogge, volumi di traffico elevati, manutenzione non programmata e mancanza di mezzi e figure professionali adeguati le strade di Palermo sono impraticabili.
Non vi stupite se mentre guidate vi si muove lo sterzo da solo o se causa buca vi si sposta qualche vertebra della schiena.
...Il Comune penso stia aspettando che qualche motociclista o pedone o automobilista si infortuni a causa delle strade e faccia causa.
That's Palermo

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