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domenica 17 maggio 2015

Via Principe di Belmonte: se questa è un'area pedonale.

Ricordo che era l'inizio degli anni 90 quando, in quello che era considerato il "salotto" di Palermo, veniva creata la prima area totalmente pedonale, via Principe di Belmonte ribattezzata dai miei coetanei teenager "via Principe".
Il progetto comprendeva anche la riqualificazione e chiusura al traffico di  via
Principe di Granatelli, Vicolo di Stefano, piazzetta Bagnasco e via Giovan Battista Guccia.
Nelle suddette aree fu posata una pavimentazione in mattoni rossi, con illuminazione con elementi moderni con porta lampade dalla sagoma triangolare. Nella larga "via Principe" furono sistemate al centro delle aiuole con essenze esotiche e mediterranee, delle panchine, mentre ai bordi furono risistemate le alberature esistenti.
Ai tempi molti commercianti si opposero a una simile operazione di chiusura totale al traffico. Si perché a Palermo (come credo in molte parti d'Italia ndr) il commerciante è felice se il cliente parcheggia davanti la vetrina.
Negli anni l'area pedonale è stata un successo ed i commercianti hanno apprezzato.
Recentemente (vedi questo articolo ) la pedonalizzazione ha coinvolto un altro tratto della via Principe ma senza alcun significativo intervento di arredo urbano. Solo qualche vaso fiorito  per non far passare automobili e motorini.
Bene, anzi male, dopo venti anni di area pedonale dove manutenzione, controllo e pulizia sono stati degli assenti ecco come si presenta l'area pedonale.
Piazzetta Bagnasco

Piazzetta Bagnasco


Auto e pavimentazione distrutta

Auto e pavimentazione distrutta

Autosalone? in via Principe di Belmonte

Alberi mancanti ( ne ho contati almeno una quindicina), mattoni rotti e rappezzati in alcuni punti con del cemento rosso, panche rotte e incuria generale. Inoltre il passaggio di auto in queste aree ha comportato la distruzione della pavimentazione non idonea al passaggio di autovetture ma di PEDONI!  Più che "salotto" sembra un sottoscala.
Ci furono gli alberi!
 Per non parlare del nuovo tratto che fondamentalmente è usato a tutte le ore come parcheggio gestito dagli abusivi. E ad una recente chiamata notturna effettuata al centralino della polizia Municipale non è scaturito alcun controllo e/o multa.
Nuovo tratto pedonale di via Principe divenuto parcheggio tra incuria e parcheggiatori abusivi

Recentemente un buon esempio di area pedonale è stato quello della vicina via Maqueda, dove dopo quasi un anno dalla sua istituzione hanno aperto svariate attività commerciali. Perché però il comune non gestisce in rete queste aree?
E soprattutto a che serve un'area pedonale chiusa al traffico ma usata come parcheggio?
Dove dovrebbero passeggiare i pedoni, i passeggini, le persone con i cagnolini o semplicemente gli utenti con sedia a rotelle?
Una città vivibile non è tale con la misura del reddito procapite ma per la qualità degli spazi comuni, la loro vivibilità che consiste anche nell'insieme di attività e relazioni che vi si creano.
In questa maniera si da solo spazio al degrado, che a PAlermo è diffusamente presente nelle periferie e adesso grazie all'egualitaria assenza delle istituzioni coinvolge quelle che definiscono aree centrali.
URGE un piano di interventi in tutta la città che porti pulizia, decoro e qualità dalla periferia al centro secondo un meccanismo che privilegi le aree con poche centralità.
Ma ricordiamo che il centro è catalizzatore di molti city users per cui andrebbe pulito e gestito con più forza, controllo e assiduità.

lunedì 24 marzo 2014

Villa Trabia lavori di risistemazione del giardino


Finalmente entrano nel vivo i lavori di risistemazione di Villa Trabia, parco urbano tra le vie Marchese Ugo e Salinas.
Attualmente oltre la piantumazione di nuove palme e la ricostituzione dell'antico "viale di Palme", le maestranze del comune stanno risistemando le bordure in pietra dei vialetti e pulendo la fontana del Glauco.
Quest'ultima è uno degli elementi scultorei più belli rimasti intatti nella villa .

Nuove palme

Rifacimento bordo aiuole

Pulitura fontana del Glauco

domenica 24 novembre 2013

Capitale Europea della Cultura. Impariamo da un lettore del blog

E' oramai ufficiale da giorni.
Palermo candidata come capitale europea della cultura per il 2019 è stata esclusa dalle molte, troppe, città italiane in lizza per l'ambito titolo. (Ecco articolo precedente )
Tra disfattismo e orgoglio per aver comunque partecipato pubblico una lettera scritta da un ragazzo palermitano residente a Barcellona (Spagna), esperto in paesaggio ed ingegnere ambientale, che esprime il punto di vista privilegiato di chi non risiede in città ma può guardare meglio dall'estero certe dinamiche.

"Palermo non sarà candidata a capitale della cultura. Non ne gioisco, anzi mi sento vicino a quanti, lavorando da anni nella e per la cultura a Palermo sono stati coinvolti negli eventi organizzati. Ma in un certo senso giudico questa bocciatura salutare, perché arrivare a vincere questo titolo sarebbe stato per Palermo come per un bimbo ricevere un premio prima di aver finito di mangiare la pasta.
Credo che Palermo debba imparare da questa esperienza che i successi non si improvvisano, si costruiscono lentamente e con costanza, anche a riflettori spenti. E sopratutto, devono durare più di un'amministrazione comunale. Se Kals'Art o Palermo di Scena (si fa riferimento a delle rassegne culturali, di cui la prima ospitata nell'antico quartiere arabo della Kalsa) fossero durate e maturate fino ai nostri giorni, forse avremmo avuto qualche carta in più.
Mi si dirà che però, le amministrazioni comunali cambiano. Ma dove, nel mondo, le rassegne culturali dipendono dai risultati elettorali? Mentre nelle attuali capitali europee della cultura si trovano a celebrare gli n-esimi anniversari di festival, rassegne e esposizioni, da noi si ricomincia sempre tutto da capo. Siamo sicuri allora che i nostri programmi culturali siano ben progettati? Che siano sostenibili in termini di risorse umane impiegate, di uscite e di ricavi? Non dovrebbe, la macchina comunale, funzionare a prescindere dal vicerè piú o meno illuminato?
Temo che, prima di gonfiare un'altra bolla culturale, dovremo fare i conti con noi stessi, con la nostra capacità di continuità.
Continuità che è ciò che serve a questa città, non eroi, non task force e comitati, non blitz. Se vogliamo finirla con l'essere la città delle eccezioni, forse dovremmo cambiare finanche il nostro lessico quotidiano. Perfino un'isola pedonale è blitz, è guerra, è buoni contro cattivi, invece che occasione di progettualità aperta e partecipata.
E, però, impegnarsi nel costruire le condizioni per la continuità delle cose ci mette profondamente in crisi: perché significa realmente mettere l'amore per la città davanti all'amor proprio, i diritti della collettività davanti alle promesse di salvezza. Significa lavorare duro perché tutti tranne, forse, te, ne raccolgano i frutti. Creare condizioni favorevoli in grado di sopravvivere alla classe politica del momento. Sostanzialmente, significa uscire dal vice regno e entrare nella democrazia.
Un'ultima considerazione: se alla biblioteca comunale fosse possibile trovare un libro senza portarsi la "collocazione" da casa, anche senza essere diventati capitale europea potremmo dire che da domani a Palermo la cultura continua. Ma in queste condizioni, dubito che ce la faremo. Spero che questa esperienza insegni qualcosa in vista anche di un'altra candidatura, quella a capitale dello sport. In questo caso, sostituire la parola biblioteca con piscina."

Resta il fatto che ogni competizione anche se persa è già l'inizio di un cammino. Mettere in moto una città, come Palermo, ricca di ogni risorsa, per attivare dinamiche urbane e culturali è già una vittoria.

Piazza Bologni aggiornamenti pedonalizzazione

Dopo la recente pedonalizzazione estiva di piazza Bologni (Luglio 2013) ecco come si presenta l'ampio spazio tardo cinquecentesco lungo la via Vittorio  Emanuele. ( Ecco il precedente articolo del cantiere)
I lavori di risistemazione della piazza sono quasi ultimati, rimane un piccolo cantiere nel lato su via Giuseppe Alessi.




Statua di Carlo V in restauro


Palazzo Riso sede dell'omonimo museo di arte contemporanEa RISO
E' da poco in restauro anche la statua di Carlo V prospiciente il museo di arte contemporanea RISO.
Ancora rimangono da restaurare i prospetti dei palazzi settecenteschi che chiudono il lato su via Alessi e il lato ovest della piazza. Nonostante ciò già senza automobili e con un minimo di arredo urbano la piazza ha un fascino estremo anche se decadentista.

domenica 17 novembre 2013

Apriamo il Parco Villa Turrisi

Cosa è Villa Turrisi? E' un lembo rimanente nella zona Nord occidentale di Palermo di quella che molti conoscevano come la Conca D'Oro.
Sono una serie di terreni tra viale Leonardo da Vinci, via Beato Angelico, via Casalini e via Mammana che è diventato obiettivo della lotta all'apertura per la pubblica fruizione da parte dell'Associazione Parco Villa Turrisi.
L'area del futuro Parco Villa Turrisi
Foto aerea della grande zona verde

L'area presenta un notevole valore ambientale sia dal punto di vista delle specie arboree, con alcune esempi delle antiche coltivazioni di Palermo, sia per le molte specie di avifauna non usuali in città che vi nidificano, come il gheppio. 
Il progetto del Parco Villa Turrisi è una iniziativa che nasce dal basso, come il vicino Parco Uditore. E' da prima del 2007 che i cittadini lottano per questo parco. Il 5/6/20 13 il Consiglio Comunale ha approvato, con delibera n° 206, di inserire nelle Direttive Generali per la redazione del P.R.G. la realizzazione del Parco Villa Turrisi che di fatto nel precedente PRG non era classificato

Manifestazione del 17 Novembre
 come verde agricolo storico ma genericamente come zona E ( ovvero agricola con bassissimi indici edificatori).
Il Parco contiene varie aree tra cui:
-I terreni di sua proprietà e cioè l’ex tracciato ferroviario della linea Palermo-Camporeale e sue pertinenze;
- Le aree di pertinenza dei canali Passo di Rigano e Borsellino;
- I terreni confiscati
Sono inoltre presenti degli occupanti abusivi che utilizzano alcuni terreni di proprietà pubblica e che di fatto ne impediscono l'accesso. La stessa Associazione è stata infatti vittima di furti e manomissioni..!
Si è svolta oggi, domenica 17 Novembre la prima manifestazione pubblica per sensibilizzare, informare e rendere partecipi i cittadini e le istituzioni di questa grande sfida.

Uno scorcio del Parco
La Manifestazione 
All'evento oltre le numerose associazioni che in città si occupano di bene comune, ambiente, territorio e sviluppo sostenibile hanno partecipato i consiglieri di Circoscrizione e l'assessore al verde e alla vivibilità G. Barbera. 
L'importante è creare una rete coesa ed unita che possa arrivare a rendere pubblico questo polmone verde dimenticato per lungo tempo.
Si attende, non in silenzio ma continuando a lottare, una risposta delle Istituzioni spesso brave a promettere ma non a mantenere le promesse.

Associazioni che appoggiano la causa e che hanno alla manifestazione del 17 Novembre:
WWF Palermo; FAI - Fondo Ambiente Italiano; Salvare Palermo Fondazione Onlus; Legambiente Onlus; Coordinamento Palermo Ciclabile Fiab; Associazione Parco Uditore; ADSI; Amici dei Musei Siciliani; ANISA; Italia Nostra; Professionisti Liberi; Libera Palermo contro le mafie; Comitato Addiopizzo; Movimento difesa del cittadino di Palermo; Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani di Palermo; Gruppo Palermo 16 dell’AGESCI; Associazione LeAli; Associazione PeopleHelp ThePeople; Arcigay Palermo; Guerrilla Gardening Palermo. 


martedì 15 ottobre 2013

Parco Uditore compie 1 anno...1000 e più di questi giorni

Il nuovo logo del Parco
Era il 15 Ottobre 2012,
la fanfara cominciò a suonare, arrivò il primo cittadino e i fotografi cominciarono a scattare. 
Oggi 15 Ottobre 2013 quel luogo, Parco Uditore, compie 365 giorni dalla sua nascita ed apertura: 1 anno di Auguri.
Ma cosa è Parco Uditore e perché tanto entusiasmo?
Innanzitutto è un parco di 9 ettari strappato ad un piano urbanistico che ne prevedeva la parziale cementificazione con edifici a torre. E' nato come parco pubblico per volontà della cittadinanza palermitana così distante dall'immagine gattopardiana sembra affibbiata dai media. Quindi la petizione popolare che ne ha richiesto l'apertura è scaturita da un gruppo di abitanti del quartiere Uditore. Da li è stato un crescendo.
Paragonerei la sua apertura alla riapertura del Teatro Massimo negli anni '90 con la differenza che qui parte tutto dal basso.
Nel corso di quest'anno i Volontari del parco, di tutte le età, generi e fasce sociali, hanno portato avanti con concretezza un intero parco. 
A chi dice che vengano pagati, la risposta è si, ma non con denaro. I Volontari vengono Appagati dai grazie della gente, dal profumo di pioggia all'apertura, dalle prime foglie rosse, dai bimbi che giocano e dal verde dei prati. Ognuno di loro svolge un mansione e per far funzionare al meglio il parco sono presenti diversi gruppi di lavoro specializzati in funzioni diverse.
Nel corso di quest'anno il parco si è anche evoluto. Il 21 Marzo scorso un grande evento ha permesso di piantare, attraverso donazioni, centinaia di alberi e arbusti mediterranei.
Un leccio piantato il 21 Marzo 2012

In estate è stata poi aperta l'area cani di circa 2000 metri quadrati, e poi a seguire abbattuta la recinzione in tufo sostituita con una cancellata, installati due chioschi in legno ed infine donata da Le Roy Merlin una casetta per gli attrezzi.
Area giochi

Manifestazione del 15 Settembre


Manifestazione del 15 Settembre

Chiosco informazioni

Vista dall'area giochi

I progetti sono tanti compresa la totale apertura e fruizione degli spazi ma ciò che non manca è la partecipazione cittadina a tutti gli eventi e manifestazioni. Come quella del 15 Settembre dove culture differenti sono state messe a confronto tramite spazi dedicati al dialogo, alla rappresentazioni del folklore e alla socializzazione.
Ufficialmente la grande Festa del Parco Uditore sarà Domenica 20 Ottobre.
Adesso un grazie va a tutti coloro che giornalmente dedicano del tempo al bene comune credendo nel futuro di Palermo e credendo sopratutto nel presente:
Grazie 
Alessandra, Andrea, Annamaria, Claudia, Chris, Davide, Enzo, Federica, Geri, Giorgio, Giovanni, Ivana, Manfredi, Max, Ninni, Paola, Piero, RoseMary, Rosita, Salvatore, Sonia,  Valentina, Vincenzo...e tutti coloro che anche rispettando il parco  contribuiscono a migliorane l'aspetto ogni giorno.

lunedì 12 agosto 2013

Nuove strade pedonali

Dopo le piazze Bologni e San Domenico il comune di Palermo ha recentemente pedonalizzato due tratti stradali in pieno centro, in una zona ricca di attività commerciali, alberghi e ristoranti.
La prima di queste strade è la via Principe di Belmonte in realtà era già stata pedonalizzata negli anni '90 fino alla via Roma.
via Principe di Belmonte nel tratto piazza Ignazio Florio

via Principe di Belmonte nel tratto piazza Ignazio Florio

via Principe di Belmonte nel tratto fino via Roma


Adesso è stato prolungato il tratto pedonale fino alla via Principe di Scordia. Nello stesso isolato la strada parallela, via Principe di Granatelli, è stata chiusa al traffico veicolare fino via M. Amari.
 via Principe di Granatelli altezza Hotel Cristal

 via Principe di Granatelli

Entrambe le strade, che circondano piazza Ignazio Florio, sono state pedonalizzate a gran richiesta delle associazioni di categoria. Nell'attesa che i palermitani al ritorno dalle villeggiature ne diano un giudizio, sostengo che bisognerebbe dare un migliore arredo urbano alle due strade attualmente proibite alle auto da dei grandi vasi con piante che spesso i motorini bypassano compiendo un'infrazione.

martedì 8 gennaio 2013

Parco Uditore: verde vs cemento 1-0

Immaginate una città saccheggiata dal 1950 in poi da Ciancimino & Co, immersa in una Conca D'oro trasformata in poco tempo in una distesa ben levigata di asfalto e cemento.
Adesso immaginate quei piccoli polmoni verdi superstiti al saccheggio.
Ecco Parco Uditore è uno di questi, lembo di 90.000 mq ( 9 Ha) trasformato in parco pubblico per volontà dei cittadini, che prende il nome dalla limitrofa via Uditore.
Il Parco infatti, lembo di un fondo più antico esistente già dal XVIII secolo, era designato dal P.R.G. del comune di Palermo come area per servizi territoriali (zona F), destinato ad ospitare quello che era chiamato il Pala-Regione ovvero un unico edificio-struttura a grattacielo con tutti gli assessorati ed uffici regionali. Idea non male ma vecchia di venti anni, in una zona strozzata dalla circonvallazione cittadina, senza luoghi pubblici di incontro e con una Regione Siciliana senza i soldi necessari a costruire l'ennesimo ecomostro ma con un patrimonio edilizio immenso.
Vista aerea, a destra svincolo Circonvallazione 
E' dal web, nell'ottobre 2010, che parte l'iniziativa di raccolta firme che dai social network si sposta nella realtà attraverso il quartiere Uditore, le fiere, la festa di Addiopizzo, gli eventi culturali coinvolgendo sempre più gente e l'intera città. Nel novembre 2011 la  Regione Siciliana accoglie favorevolmente la richiesta delle Associazione Parco Uditore per la trasformazione in parco pubblico dell'area ed inizia la bonifica (da alcuni residuati bellici) e la manutenzione del verde con il supporto del comitato e dell'UNIPA.
Nel gennaio 2012 quando arriva anche alla radio la notizia della prossima apertura del parco alle visite esterne si è arrivati a 6500 firme.
Il parco terreno di proprietà della regione, con un finanziamento regionale di 100.000 € apre il 15 ottobre 2012 dopo alcuni mesi di lavori in cui era aperto alla cittadinanza al fine di farlo conoscere ed amare.
Il polmone verde gemellato con il St. James Park di Londra rappresenta in città (e uno dei pochi casi in Italia) il primo modello di area verde in cui una associazione gestisce le attività e gli eventi, senza scopo di lucro, rendendo di fatto quest'area una grande piazza urbana. Un modello di parco europeo..!

Relax: il parco
Diversamente dal parco londinese non è un paesaggio costruito ma un lembo di campagna  urbana con le superstiti coltivazioni di agrumi ( che davano il nome alla Conca D'Oro), ulivi, fichi, bagolari e fichi d'india.
Ed è proprio il fico d'india il simbolo del parco, in quanto un tempo coltivazione prevalente nell'area.  
Attualmente dall'ingresso su viale Regione Siciliana (circonvallazione) si può accedere al parco usufruendo dell'area fitness, l'area giochi-bimbi, e del verde circostante, con percorsi ciclo-pedonali. Parte delle strutture gioco e fitness sono state donate dall'azienda svedese Kompan che ha creduto nel progetto e nella città.

Area fitness e tennis da tavolo
A breve si prevede l'apertura di un'area sgambatura cani di 2000 mq circa. E nel giro di un anno sarà collegato al resto della città dalla linee tranviarie 2 e 3 in costruzione su Viale Leonardo da Vinci.
Questo è' un giardino ancora  work in progress in quanto aperto con poche risorse economiche, con alcune aree ancora non fruibili e tanti progetti per il futuro, che ospita al suo interno importanti uffici del Corpo Forestale, ed è ricco di volontari che sono la vera risorsa inestimabile del Parco Uditore.
Il motto ripetuto da tutti e stampato nelle magliette è "IL PARCO UDITORE E' MIO".

notizie, eventi e info su  www.uparco.org